Elegante, con una austerità ottocentesca, non a caso vi si tiene in agosto la manifestazione 800 Festival, come svela il suo bel profilo, Saludecio offre molto.

In ragione della sua vocazione culturale e della sua capacità di sperimentare in un contesto ambientale e storico-architettonico decisamente favorevole. Con attorno un paesaggio dolce e allungato, il centro alterna palazzi raffinati e importanti edifici sacri alle più semplici case del borgo.

Una situazione collinare apprezzata fin dall’antichità, come risulta dalle testimonianze di epoca romana e alto medioevale. I Malatesta ne hanno fatto per tre secoli, a partire dal ‘200, un loro possedimento difensivo, per via del conflitto con i Montefeltro ma anche produttivo.

Sono intervenuti a consolidare rocca e cinta muraria che ancora caratterizzano l’assetto del centro storico che rivela appieno la sua struttura medievale, con il dedalo dei vicoli racchiusi dalle mura e le due monumentali porte di accesso per la difesa verso il mare e l’entroterra. È per questo che anche dopo la disfatta della signoria – il fragile equilibrio crollò nel 1462 allorquando Federico da Montefeltro occupò Saludecio strappandola a Sigismondo e affidandola alla Chiesa – ha mantenuto il suo ruolo trainante, con potenti famiglie che costruirono palazzi e chiese di pregio, intellettuali e artisti che conquistarono grande fama: ne è testimonianza l’attività in loco di Guido Cagnacci che ha lasciato opere di inestimabile valore.

Ciò fino all’800, che si apre con splendore e prosegue con lo stesso tenore, tanto da dotarsi di istituzioni e servizi amministrativi che la trasformarono in capoluogo di vallata.

Ruolo non secondario nella vita cittadina quello del Beato Amato Ronconi, vissuto nel XIII sec. e nella devozione dei fedeli per i secoli seguenti, a cui sono dedicati Santuario e Museo.

La volontà cittadina di aprire strade in direzione di una rinnovata ospitalità si evince dalla messa a punto di eventi come Saluserbe nel cui ambito è nato anche il Giardino all’italiana nell’area di Porta Montanara, 800 Festival e la pittura dei murales sui muri delle case in occasione del Festival, a diretto contatto col pubblico, che le ha anche permesso di entrare a far parte delle “Città dei muri dipinti”.

Fonte: Riviera di Rimini

Superficie: 34,27 km²

Abitanti: 3.120 (2014)

Altitudine: 348 m s.l.m

Frazioni:
Cerreto, Meleto, San Rocco, Santa Maria del Monte, Sant’Ansovino, San Leone, Monte Del Prete Basso, San Carlino, Ca’Riceci